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Il 2 febbraio è uscito al cinema il nuovo film di Martin McDonagh, “Gli spiriti dell’isola”, candidato a 9 premi Oscar e vincitore di 3 Golden Globes tra cui Miglior Commedia, Miglior Attore in una Commedia (Colin Farrell) e Miglior Sceneggiatura.
La premessa della storia è molto semplice: a un certo punto, dopo anni di amicizia, Colm (Brendan Gleeson) non vuole più avere a che fare con Pádraic (Colin Farrell).
Ovviamente Pádraic non riesce a spiegarsi questo improvviso allontanamento dell’amico e cerca in tutti i modi di capirne le motivazioni e di ricreare un legame, cosa che porta a drammatiche conseguenze per entrambi.
Il film è una tragicommedia in cui il comportamento di entrambi i protagonisti, in certi momenti, raggiunge e supera il limite dell’assurdo, tanto da arrivare a chiedersi quale sia il senso di certe azioni dei personaggi. Allo stesso tempo però c’è anche tanta possibilità di immedesimazione nei personaggi: ognuno, per esperienze personali, può identificarsi in colui che non trova più interesse in una persona e decide di andare avanti oppure in colui che di punto in bianco si ritrova, senza capire il perché, abbandonato dalle persone che per anni ha considerato veri amici.
Farrel, il vero protagonista del film, dà una prova d’attore incredibile: con la sua mimica facciale, più che con le parole, riesce ad esprimere tutta l’angoscia, la tristezza e lo smarrimento del suo personaggio, rappresentato come un uomo semplice, anche un po’ ignorante, ma dai sentimenti sinceri, che viene ferito profondamente dal comportamento dell’amico.
Risaltano anche le performance di Kerry Condon nel ruolo di Siobhan, sorella di Pádraic che cerca di convincere il fratello ad accettare l'allontanamento dell'amico per evitargli ulteriori sofferenze e di Barry Keoghan nel ruolo di Dominic, che in quei pochi minuti sullo schermo riesce a farsi ricordare per le sue battute ma anche per la sua profonda umanità e la sua vita drammatica.
Purtroppo il finale non ha convinto, sarebbe stato meglio qualcosa di più radicale, in linea con lo sviluppo estremo del rapporto tra i due perché questa versione lascia con la sensazione di aver visto una storia che non ha portato da nessuna parte.
Il film resta comunque da vedere, anche soltanto per le performance degli attori che sono tutti e quattro candidati all'Oscar.
Aurora Alberti