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L’estate è finita, ed è ora di tornare a parlare di grande cinema! Cominciamo con un resoconto dell’ottantunesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, che ha visto l’assegnazione del Leone d’Oro a “The Room Next Door” di Pedro Almodovar, intenso dramma con protagoniste Tilda Swinton e Julianne Moore nei panni di una donna malata di cancro e di un’amica che le sta accanto durante la malattia.
Premiati poi con il Leone d'Oro alla carriera il regista e sceneggiatore australiano Peter Weir e l’attrice americana Sigourney Weaver, di cui è stato riconosciuto il peso fondamentale nella cinematografia d'azione contemporanea. La Coppa Volpi è stata assegnata a Nicole Kidman per “Babygirl” di Halina Reijn e a Vincent Lindon per “Jouer avec le feu” di Delphine Coulin e Muriel Coulin.
Quest’anno i film italiani in gara erano cinque: “Campo di battaglia” di Gianni Amelio con Alessandro Borghi interprete di un medico durante la Grande Guerra, “Queer” di Luca Guadagnino con Daniel Craig nei panni di un uomo in cerca d’amore nel Sudamerica degli anni ‘50, “Iddu” di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza con Elio Germano nei panni del boss Messina Denaro, “Diva Futura” di Giulia Louise Steigerwalt sul mondo del porno italiano anni ‘80-’90 e infine “Vermiglio” di Maura Delpero, vincitore del Leone d’Argento, sulla vita di una famiglia nell’ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale. Fuori Concorso invece “Il tempo che ci vuole” di Francesca Comencini dedicato al padre Luigi e al rapporto padre-figlia uniti dall’amore per il cinema, e poi “L’orto americano” di Pupi Avati, un thriller che si snoda tra Italia e Stati Uniti.
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Tra i film internazionali più attesi di quest’anno ricordiamo sicuramente: “Maria” di Pablo Larrain con Angelina Jolie che interpreta la Divina Maria Callas, “Joker: Folie à deux”, seguito di “Joker” del 2019 con Joaquin Phoenix e Lady Gaga nei panni di Joker e Harley Quinn in un musical su un amore malato, “Beetlejuice Beetlejuice” secondo capitolo del cult di Tim Burton del 1988 e poi “Wolfs - Lupi solitari” con il duo George Clooney e Brad Pitt, che hanno fatto faville sul red carpet.
Ma la grande novità di quest’anno era la serialità, che si è ritagliata uno spazio speciale nella sezione Fuori Concorso: dopo l’apertura di Cannes e Berlino, anche Venezia ha finalmente accolto le grandi serie tv, che ricoprono un posto sempre più rilevante nell’industria dell’audiovisivo. Le più attese al Lido erano: “Disclaimer” di Alfonso Cuarón con Cate Blanchett nei panni di una giornalista che deve affrontare il suo oscuro passato, “Leopardi” di Sergio Rubini con Leonardo Maltese, ma soprattutto “M - il figlio del secolo” di Joe Wright, tratto dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati, con un Luca Marinelli irriconoscibile nei panni del Duce.
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Tra grandi film e serie tv, non si può dire che la prossima stagione non sia ricca di grandi proposte per tutti i gusti!
Alberti Aurora
Mi viene in mente la,grande, canzone di Joe Jackson Happy Ending " ogni film finisce con qualcuno che piange o con qualcuno che muore" . Ok buon autunno