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Si è conclusa ieri l’ottantesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, con l’assegnazione del Leone d’Oro a “Povere creature!” di Yorgos Lanthimos: attesissima e acclamatissima rilettura al femminile (e femminista) della storia di Frankenstein, con protagonista una spumeggiante Emma Stone accompagnata da Mark Ruffalo e Willem Dafoe.
Quest’anno i film italiani in concorso erano ben 6 su 23: “Comandante” di Edoardo De Angelis con protagonista Pierfrancesco Favino, è stato anche il film d’apertura del festival, capace di riportare alla luce una storia di grande umanità in un tempo buio come quello della Seconda Guerra Mondiale. Gli altri film in concorso erano: “Finalmente l’alba” di Saverio Costanzo, su una ragazza che nella Cinecittà degli anni ‘50 vive una notte che le cambierà la vita (nel cast internazionale anche Lily James, Joe Keery e Willem Dafoe); “Enea” di Pietro Castellitto, storia di due amici coinvolti in un giro di festini, droga e malavita; “Lubo” di Giorgio Diritti su un nomade artista di strada cui vengono tolti moglie e figli nel 1939; “Adagio” di Stefano Sollima su un ragazzo vittima di un ricatto pericoloso; “Io capitano” di Matteo Garrone, racconto dell’odissea contemporanea di due ragazzi che lasciano il loro paese per arrivare in Europa, premiato con il Leone d’argento per la migliore regia.
Tra i film internazionali in concorso c’erano diversi titoli molto attesi: Michael Mann ha presentato “Ferrari”, con Adam Driver e Penelope Cruz, incentrato sul 1957, un anno difficile nella vita del Drake e della scuderia Ferrari (siete pronti a vedere finalmente i nostri dintorni sul grande schermo?); Bradley Cooper è invece regista e protagonista del film “Maestro”, su vita e matrimonio del grande compositore Leonard Bernstein; Sofia Coppola invece racconta la storia d’amore tra Elvis e Priscilla Presley dal punto di vista di lei, nel suo nuovo film “Priscilla”, per il quale la protagonista, Cailee Spaeny, ha vinto la Coppa Volpi alla migliore interpretazione femminile.
Impossibile dilungarsi su tutti i film, ma in gara c’erano anche altri titoli importanti come “Dogman” di Luc Besson, “El Conde” di Pablo Larraìn e “The Killer” di David Fincher. Presenti due grandi maestri anche fuori concorso: Roman Polanski con il suo “The Palace”, ambientato durante un selvaggio Capodanno 2000, e Woody Allen con il suo 50esimo (e teoricamente ultimo) film “Coup de Chance”.
Di certo nella prossima stagione cinematografica non mancano proposte per tutti i gusti!
Alberti Aurora