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La serata del 22 giugno sarà in collaborazione con Ribalta Experimental Film Festival, il primo festival di cortometraggi sperimentali della provincia di Modena: durante la serata verranno presentati due corti e un lungometraggio, tra i vincitori dell’edizione 2023 del festival (Vignola, 16 - 19 marzo).
Sul nostro sito trovate già delle brevi descrizioni delle tre opere mentre di seguito riportiamo le motivazioni dei premi assegnati ai due cortometraggi:
“Freccia Freak a ‘Eye-skin’ di Fanny Leiva Torres per il minuzioso montaggio di immagini ingrandite che mescolano ludico e nostalgico, in un onirismo di stampo surrealista che sollecita la sensorialità visiva e tattile dello spettatore, avvicinandolo alla memoria dell’autrice. Il linguaggio visivo Pop dei diversi blow-up, che si susseguono con ritmo incalzante, trasformano la visione talvolta “disturbante” in un melting pot di sensazioni psico-fisiche.”
“Freccia per la miglior idea/soggetto a ‘Stabat Mater’ di Marina Sagona. Per aver saputo veicolare con un linguaggio fresco il dramma di una separazione attraverso pochi intensi minuti giocati sull’espediente - visivo e sonoro - della ripetizione, come a voler emulare il pensiero ossessivo e irrisolto di un vissuto traumatico. L’autrice propone uno stralcio di audiovisivo amatoriale e lo eleva simbolicamente a frammento di memoria lacerata, ribadendo l’idea di uno strappo violento mediante l’ausilio di una grafica invasiva che, infine, si rivela traduzione dell’unica traccia udibile. Il film rispecchia formalmente - anche nella scelta della voce guida infantile - l’idea di un’esperienza in fase di elaborazione.”
A proposito del lungometraggio “La casa della stella” di Ilaria Pezone vi lasciamo le parole della stessa regista, che sarà presente anche alla nostra serata per parlare col pubblico:
“Petruska ha abbandonato gli studi, a seguito di una malattia invalidante, ed è dedita alla tarologia, che condivide sul proprio canale youtube, seguito da circa 10mila follower. E' al quinto mese di gravidanza: la datazione non è certa e nel corso del film emergeranno dei problemi. Lei cerca di vivere senza ansia ogni situazione della vita, ma a volte fatica a mantenere la serenità che ostenta. Petruska mi appare come una bambina alla ricerca dell'affetto e dei legami che le sono mancati nell'infanzia. E’ la rappresentazione de La Stella, Arcano che riguarda la ricerca del proprio posto nel mondo. Attraverso un dialogo guidato dalle mie domande, Petruska racconta con passione la storia della sua vita e la sua forma di fede spirituale, tradendo le proprie debolezze davanti all'obbiettivo. L’incontro con Petruska pone in me interrogativi intorno alla dedizione alla creazione artistica, mettendo fortemente in discussione il ruolo dell’artista, e dell’arte in generale. In questo modo io divento coprotagonista della narrazione.”
Ricordiamo che, in caso di maltempo, le serate si sposteranno all’intero del Cinema Teatro Troisi.
Alberti Aurora