Benvenut* nella newsletter di Nonantola Film Festival, uno spazio per parlare dei nostri eventi ma anche di film da vedere e notizie dal mondo del cinema!
La rassegna estiva di Nonantola Film Festival comincia domani e, nell’attesa, abbiamo un’interessante novità: tutte le sere, in piazza Liberazione sarà presente un punto ristoro dove mangiare e bere prima e dopo le proiezioni dei film!
E ora parliamo di altri due film in programma, entrambi con protagoniste giovani ragazze alle prese con la costruzione della propria identità e legami familiari complessi.
Venerdì 23 proiettiamo “Californie”, film del 2021 diretto da Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman. I due autori sono alla loro terza collaborazione, dopo aver realizzato il documentario “Le cose che restano” sulla loro amicizia e i loro viaggi in giro per il mondo in quanto, rispettivamente, filmmaker e giornalista e il film “Butterfly”, sulla campionessa di pugilato Irma Testa. “Californie” è una storia di crescita personale e di costruzione dell’identità di una giovane ragazza, interpretata da Khadija Jaafari (nella vita reale è campionessa italiana di boxe: bel collegamento al film precedente dei registi!). Il film è stato girato nell’arco di 5 anni per cui assistiamo alla crescita parallela di Khadija e del suo personaggio, Jamila. La protagonista è una ragazza di origini marocchine che vive nel sud Italia, per cui la sua identità è divisa tra le sue radici e il paese di adozione, il desiderio di ritorno a casa e il suo rifiuto. Ma è anche una storia di rapporti difficili con i coetanei, con la famiglia, la scuola e il lavoro. Insomma, quella di Jamila è un’interessante storia di formazione della contemporaneità.
Sabato 24 proiettiamo “Anima bella”, film del 2021, opera seconda di Dario Albertini, che sarà presente alla proiezione. Prima di questo film Albertini ha realizzato tre documentari premiati da festival e associazioni importanti come Doc/It (Documentaristi Italiani) e un lungometraggio di finzione, “Manuel”, per il quale è stato candidato ai Nastri d’argento come Miglior regista esordiente. Il fulcro del film è il complesso rapporto tra genitori e figli (in questo caso padre e figlia) esplorato dal regista anche nel suo film precedente: questo film si pone come il secondo capitolo di un’ideale trilogia sul tema. Il film è ambientato nell’Italia della provincia, delle piccole comunità in cui si conoscono tutti, comunità in cui Gioia, la protagonista, è ben integrata ma da cui dovrà uscire per aiutare il padre a smettere col vizio del gioco: a volte sono i figli a dover prendersi cura dei genitori e questo genera rapporti difficili nelle famiglie. Nel cast troviamo, nel ruolo della protagonista, Madalina Maria Jekal che ha esordito in questo film ricevendo il plauso della critica; al suo fianco Luciano Miele nel ruolo del padre e Piera degli Esposti, alla sua penultima apparizione prima della scomparsa.
Allora, siete pronti per questa rassegna estiva? Noi vi aspettiamo in piazza!
Alberti Aurora